Chiese Cristiane di Dio

[054]

 

 

Il Nome di Dio nell’Islam [054]

(Edizione 1.020020126-20020126)

Dall’11 Settembre 2001 c’è stata moltissima disinformazione e tanta inutile diffamazione causate da un approccio sbagliato con la storia e dal dibattito, soprattutto negli Stati Uniti d’America, tra i differenti sistemi religiosi. L’origine del nome di Dio ne rappresenta un esempio.

 

 

Christian Churches of God

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Il Nome di Dio nell’Islam [054]

L’ignoranza: l’inizio dell’odio

Talvolta si è sbalorditi dalla spaventosa ignoranza dei sistemi religiosi nei dibattiti. Recentemente ci sono state moltissime diffamazioni nei confronti del sistema islamico, basate, o come risultato degli attacchi terroristici venuti dal sistema afgano sotto il controllo della rete dei Talebani e di Bin Laden e la reazione opposta dell’Alleanza. Sono in circolazione molti documenti falsi, presentati in modo talmente deciso, che uno studioso di Religione Comparata riderebbe davanti a tali affermazioni. Tuttavia un certo numero di persone, che sono meno informate, vengono trasportate da questi bigotti religiosi.

Una delle favole raccontate da questi bigotti riguarda il nome di Dio o Allah nell’Islam.

Ora vedremo alcune delle affermazioni che riguardano questi argomenti. Forse nella discussione troveremo un senso ed una ragione basata sui fatti.

L’Origine del nome Allah

Circola un’affermazione sul nome di Allah che dice:

"Se questa fosse una storia autentica, il testo spiegherebbe che il dio Maometto era una creazione dell’uomo. L’Arabia era una nazione pagana che adorava più di 300 dei. Uno di questi era il cosiddetto dio luna, al-ilah. C’è una leggenda secondo cui il dio luna si unì al dio sole, essi ebbero due figlie furono adorate come dee. Quando Maometto affermò di aver avuto le sue "visioni" e "la rivelazione da Gabriele", scelse al-ilah come il dio per costruire il suo esercito. Maometto abbreviò il nome, al-ilah con Allah e dichiarò che solo lui doveva essere adorato. Vietò l’adorazione delle figlie. In questo periodo, su ogni facciata delle moschee era raffigurata una luna crescente, a conferma che Allah era ed è il dio luna. Tutto ciò manca nelle descrizioni di Houghton-Mifflin."

Ora, queste affermazioni potrebbero sembrare verosimili, furono infatti considerate genuine dalle persone che le fecero circolare.

Bisogna notare che lo scrittore attacca le descrizioni di Houghton-Muffin poiché non contengono ciò che viene presentata come una verità dimostrabile. Cerca di sottolineare l’errore dei redattori nell’identificare questa preziosa informazione. Che le descrizioni non contengano simili riferimenti, non sorprende, poiché, come vedremo, sono completamente false.

Il Nome del Dio Luna e della sua consorte Sole

Anticamente, tra gli israeliti, il nome del Dio Luna era Sin. Gli Arabi diedero a questa divinità maschile il nome di Qamar e la consorte fu chiamata Shams. Per ulteriori dettagli consultate il documento Il Vitello d’Oro [222].

Il Dio Sole era la consorte femminile. I nomi che troviamo tra i Celti, derivano da questi nomi. Per esempio Giacomo deriva dalla tipologia di Shamus e da questo sistema. Così Milcom e Chemosh sono dei discendenti pagani di Lot. Il dio Milcom è legato al nome Malcolm.

Il nome Al ilat che è stato diffuso, come abbiamo visto in precedenza, è la corruzione di una delle tre divinità femminili. Il nome Al ilat è l’antica forma della dea del sole a cui fa riferimento Erodoto i. 131; iii. 8. Questo divenne Al lat o Allat e significa semplicemente la dea. Era adorata tra gli Arabi della penisola del Sinai ed in modo particolare dai Nabatei e dai Palmirensi. Erodoto, nel secondo passaggio, afferma che ‘alilat e ‘orotalt sono le uniche divinità dell’Arabia. Nöldeke (ERE 1. p. 661) pone attenzione sulla forma più antica del nome Allat e la paragona con il nome Al’ilãh, che è la forma arcaica del nome Allãh. In ambedue i passaggi Erodoto la identifica con Ούρανίη, dunque con una grande dea celeste.

La prova definitiva che al ilat come dea non è associata con Allah, viene dall’affermazione di Maometto stesso nella Sura liii:19 del Corano, dove egli identifica al ilat come una delle tre divinità celesti, Al Lat, Al Uzza e Manat. Egli denuncia la loro osservanza e pone Allah come unico vero Dio. In questa Sura egli va oltre e denuncia l’adorazione di Sirio anche in questo contesto quando proclama Allah come Signore di Sirio (Surah LIII: 50) condannando il credo che Sirio stesso avesse poteri divini.

Si fa riferimento ad Al Lat anche nella iscrizione del Safã come ‘LT e probabilmente come HTL. Essa viene interpretata come Madre degli Dei. Apparentemente il nome è pronunciato come Hallat ed era anticamente venerata tra gli antichi Arabi.

Il Dio sole, glorificato in modo particolare dai Nabatei e riconosciuto da Strabone (784), era anche interpretato come la dea Al Lat (ERE ibid).

A Ta’if, ad est della Mecca, c’era questo culto e la tribù di Thaqif parlò di lei come della maestra.

Il culto di Al Uzza, l’adorazione di Venere, era uno dei più importanti in tempi antichi. Il nome significa semplicemente "la Potente".

Manat era probabilmente associato con la divinità di Meni (Is. 65:11). Manat era venerata dalla tribù di Hudail, vicina alla Mecca, ed in modo particolare tra gli abitanti di Yathrib (Medina). L’incidenza del suo nome dimostra che il culto era diffuso in gran parte dell’Arabia.

Per questo motivo Maometto doveva attaccare l’adorazione di queste divinità. Nella spiegazione del problema egli collocò l’adorazione delle divinità al tempo di Noè e quindi nel sistema di Babele, come vediamo da Genesi. Le divinità collocate in questo modo furono:

Yaghuth (aiutante) (Surah lxxi 23)

(Robertson Smith identifica questa divinità con Ye’ush, l’antenato degli Edomiti a cui si fa riferimento in Genesi 36 e da qualche altra parte nell’AT). Solamente più tardi sentiremo parlare del dissenso fra le tribù dello Yemen per questo simulacro di dio.

Ya’uq e

Suwa ( prob. Il protettore) il culto fu limitato allo Yemen (Sur lxxi. 20).

Hubal e Dhu Shara

Ci sono due divinità che sono importanti per l’argomento che stiamo trattando: Hubal e Dhu Shara.

Dhu Shara o più correttamente Dhu .’sh-Shara che significa " che riguarda ash-Shara" è ovviamente collegato con il termine Asherah della Bibbia. Era una divinità adorata dai Nabatei nella loro capitale Petra. Egli era rappresentato da un blocco di roccia grezza nera quadrangolare, alta circa centoventi centimetri e lunga sessanta. Il sangue delle vittime sacrificali era versato sopra e davanti a questa roccia. Sotto di essa c’era un piedistallo d’oro, e tutto il santuario risplendeva d’oro e di offerte votive. (ERE vol. 1. p. 663). Alcuni documenti greci mostrano che questa divinità è Dusares. Epifanio afferma che la festività di Dusares veniva celebrata a Petra il 25 Dicembre, nel solstizio d’inverno. L’ERE riconosce una connessione con l’adorazione del sole (ibid) (cfr. Il documento Le Origini del Natale e della Pasqua [235]).

Nel culto As sherah (quindi The Groves) egli fu identificato con Dionisio. Il collegamento del culto con la vegetazione lussureggiante è anche rappresentato dall’adorazione del sole nei cicli. Questo dio venne rappresentato da un idolo nella tribù di Daus non lontana dalla Mecca.

La roccia nera di Dusares o Dionisio, il Dio dei Nabatei di Petra fu portato nel Ka’ba e divenne il culto su cui si focalizzò l’attenzione, che anche Maometto non riuscì a rimuovere. Venne adottato dall’Islam dell’Hadith e l’adorazione di un dio pagano divenne il motivo principale del pellegrinaggio nella Mecca.

Il secondo Dio venuto dal Nord era Hubal. ‘Amr b. Luhai, secondo l’interpretazione portò il suo idolo nella Mecca da Moab (Ma’ab) e lo mise nel Ka’ba. Inizialmente aveva forma umana. Aveva delle frecce sacre per la divinazione.

La tribù di Kalb del Deserto Siriano utilizzò il nome di Hubal per una persona del clan ed usarono anche Isaf e Na’ila, che erano altre due divinità caratteristiche della Mecca.

Si sostiene che ‘Amr b. Luhai sia il rappresentante di Huza’a, la tribù che occupò la mecca prima dei Quraysh (ERE ibid p. 664).

Possiamo quindi dedurre che Huza’a introdusse i culti pagani nella Mecca, benché Nöldeke consideri improbabile che ‘Amr b. Luhai possa averlo fatto, poiché non ne specifica il motivo, lasciandoci dedurre che sia stato preceduto.

La parola El fu utilizzata in precedenza dagli Arabi come unico nome per la divinità, così come nella Bibbia si utilizza solamente il nome Dio. La parola divenne iyal come la forma al plurale di maestà.

Lo stesso vale per la parola Signore, Baal, poiché il Signore divenne il nome della divinità, utilizzato comunemente nel sistema Semitico. Il verbo ba’ila (essere disorientato) per il Dio Ba’al significa in realtà afferrare (probabilmente anche salvare).

Nelle scritture del Saifa la parola Hallah che significa Il Dio entra nella composizione di molti nomi personali dei Nabatei e in alcuni nomi degli Arabi del Nord, in tempi molto antichi. Forme come Zaid Allahi o Crescita di Dio, etc., ritrovate anticamente, erano in uso anche tra i pre-Islamici e tra gli Arabi Pagani. La parola Allah venne usata comunemente nelle frasi idiomatiche di uso comune tra gli Arabi pagani. Il Corano stesso rappresenta la prova della visione pre-Islamica e degli Arabi pagani, secondo cui Allah è l’Essere Supremo. Essi vi si rivolgevano quando erano in difficoltà (Sure x. 23; xxix. 65; xxxi. 31). Prestavano giuramento solenne in suo nome (Sure vi. 109; xvi. 40; xxxv. 40). Egli è riconosciuto dal genere umano come il Creatore, colui che dà la pioggia (xxxi. 61 e seguenti). Essi commisero un crimine quando adorarono altri dei all’infuori di Lui; soprattutto quando adorarono le tre dee Al Lat, Al Uzza e Manat che si pensava fossero Sue figlie (xvi. 59 e seguenti).

Wellhausen cita un gran numero di passaggi in cui gli Arabi pre-islamici parlano di Allah come della grande divinità. Ce ne sono così tanti che anche se ne eliminiamo qualcuno perché è sospetto, molti altri stabiliscono, senza dubbio, che il termine Allah è pre-Maomettiano.

Per gli Arabi, pagani e non, il termine era utilizzato comunemente per chiamare Dio. Nonostante le prove, Wellhausen va avanti cercando di stabilire un collegamento secondo cui il nome di Allah deriva dall’adorazione del Moabita Hubal. Questo sembra rappresentare un pregiudizio religioso senza basi storiche facilmente riscontrabili. Infatti le prove dimostrano quasi il contrario. E’ da Wellhausen che vengono queste false argomentazioni (ERE ibid).

La confusione nei nomi deriva da una scarsa conoscenza di coloro che si basano su errori di Wellhausen.

Poiché ritroviamo continuamente il nome della divinità seguito da Alaha, o il Dio, Wellhausen affermò che gli Arabi o le popolazioni prima di loro potevano aver utilizzato l’epiteto Allah, come il Dio per un diverso numero di divinità, e che in questo modo, da semplice appendice del nome del grande dio, è diventato il nome del Dio Supremo.

In questo argomento è contenuto un ragionamento spaventoso che ignora il testo della Bibbia e le antiche forme linguistiche che riguardano il nome di Dio in Ebraico, Caldeo, Aramaico, e nelle lingue arabe.

L’Origine del nome Allah

Quando il Ka’ba nella Mecca fu svuotato e pulito, furono trovati 167 idoli. Tra gli Arabi le divinità pagane erano molte, anche se erano limitate principalmente alle tre divinità ed a Sirio. Molte di queste adorazioni pagane entrarono nell’Islam, come vedremo, anche se non contenevano il Nome di Dio.

Maometto venne da una famiglia in gran parte Cristiana Unitaria e fu in questo modo che egli venne esposto alla struttura della Bibbia.

Egli iniziò a distruggere tre aspetti dell’adorazione dell’unico vero Dio. Innanzitutto iniziò ad eliminare l’adorazione pagana dalle tribù arabe. Egli dovette quindi affrontare il compito di esporre e distruggere il sistema Trinitario, che si era imposto nell’est, a partire da Costantinopoli, come strumento del sistema Romano. Egli aveva anche il compito di liberare gli Arabi dall’aristocrazia gesuita e dalla monarchia che controllava il Medio Oriente in quel periodo. Molta di questa influenza si estese in Khazary ed avrebbe visto la conversione di Khazar Ashkenazi al Giudaismo nel secolo seguente, nel 740 d.C.

Maometto iniziò a predicare nel 610 d.C. e nel 632 fu fondato l’Islam dopo l’Hejira o il volo dalla Mecca a Medina.

E’ vero che le moschee nell’Islam sono associate sempre più a loro, ma molte Chiese Trinitarie nella religione Cristiana fanno la stessa cosa. Tuttavia i nomi non hanno niente a che fare con il nome di Allah. Gran parte della struttura della moschea è associata ai seni della dea, soprattutto nelle forme dei tetti che sono di stile pagano, anche se questo non ha molto a che fare con il profeta e con il vero Islam.

Si può notare che Al’ilãh era la forma antica di Allãh. Questo non è per niente associato al Dio Luna e neanche con la dea celeste Al ilat o Al Lat.

La lingua ebrea e quella araba sono legate in questo modo. L’Ebraico diede origine alla forma occidentale dell’Aramaico, che veniva parlato al suo posto dopo la prigionia dei Babilonesi. La lingua semitica caldea divenne l’Aramaico orientale, da cui deriva l’Arabo moderno.

In Ebraico i nomi per definire Dio erano:

Eloah (al singolare); e

Elohim (al plurale).

El era la forma abbreviata e poteva significare potente quando riferito a delle persone.

In Caldeo i nomi per definire Dio erano:

Elahh (al singolare) (= eb. Eloah)

Elahhin (al plurale) (= eb. Elohim)

El aveva lo stesso significato. Sia l’Ebraico che il Caldeo erano presenti nei testi della Bibbia utilizzando questi nomi. Il libro di Esdra mostra che il nome Eloah è il titolo per il Dio del tempio di Gerusalemme. Questo nome è singolare e non ammette molteplicità. Si riferisce solo all’unico Vero Dio.

Nell’Aramaico orientale l’Elahh singolare divenne Allah’ in Arabo nel seguente modo. Ci si riferiva all’Elahh come al Dio singolare, secondo ciò che emerge dai testi della Bibbia e dal Caldeo. Diventò quindi Al’ilãh nella forma araba dall’Aramaico orientale poiché il suono della doppia h è espresso dall’h aspirata finale di Allah. Dunque l’antica forma araba era Al’ilãh che alterava il suono della doppia h. L’Islam sotto Maometto portò avanti il nome Allah poiché era singolare e non ammetteva pluralità.

Non c’è dubbio che il nome Eloah della Bibbia e Allah dell’Arabo vengono a noi grazie al linguaggio semitico tramite rispettivamente l’antico ebraico e l’antico Caldeo e significano la stessa cosa.

Il nome Yahovah è un titolo che viene usato per l’Eloah come forma della terza persona della parola che significa Egli Causa l’Essere. Questo punto di vista è confermato dalla nota del testo di Esodo 3:14 nell’Oxford Annotated RSV. Il nome espresso nel testo Esodo 3:14 significa Io sono ciò che diventerò (‘eyeh ‘asher ‘eyeh cfr. Bullinger nota anche nella Companion Bible). Designa un atto di creazione che si espande da Se stesso tramite l’Unico Vero Dio, in accordo con la Sua Volontà ed il Suo piano. In questo modo tutti gli uomini diventeranno figli di Dio.

E’ dunque il nome dato al portavoce dell’Unico Vero Dio, a cui ci si riferisce come Yahovih (SHD 3069) o Yahovah degli Eserciti. Yahovah (SHD 3068) è utilizzato per riferirsi a divinità subordinate e qualche volta a divinità multiple. In altre parole tutti, come gli elohim, agiscono per l’unico Vero Dio Eloah. Quindi tutti gli uomini diventeranno dei spirituali o elohim come figli di Dio (vedi il documento Gli Eletti come Elohim [001]).

Il nome Yahovah viene utilizzato allo stesso tempo almeno per quattro esseri, tre dei quali sono angeli o messaggeri di Dio nei Cieli, come vediamo nel caso di Abramo e Lot, e dalla distruzione di Sodoma e Gomorra. Tutti questi aspetti sono esaminati nei documenti: L’Angelo di YHVH [024]; I Nomi di Dio [116]; La Preesistenza di Gesù Cristo [243]; e Abramo e Sodoma [091].

Dall’ignoranza sulle origini del nome nella lingua, da un desiderio di calunnia e dal maligno di alcuni bigotti convinti di aver ragione nel Cristianesimo, nasce l’errore e cresce la calunnia. L’ignoranza dell’Islam basata sulle tradizioni dell’uomo, incrementarono successivamente l’ostilità.

Perché le persone attaccherebbero il nome di Allah ? Qual è il significato del termine?

Il problema reale nasce dalla falsa teologia che entrò nel Cristianesimo e che trova espressione ancora oggi nelle chiese di Dio.

Il sistema Trinitario si sviluppò da una struttura Binitaria che era già adottata a Nicea nel 325 d.C.. La Trinità fu sviluppata dai Cappadocei Gregorio di Nissa, Gregorio di Nazianzo e Basilio. Lo studio della natura di Dio iniziò nel 381 d.C. ed indebolì teologicamente il Cristianesimo. Agostino di Ippona stabilì, in modo concreto, una teologia erronea con le sue scritture.

Le Chiese di Dio hanno persino meno scuse per l’errore commesso. Nel ventesimo secolo, sotto Herbert Armstrong, essi svilupparono un diteismo che diede inizio ad una falsa teologia fondata su due Dei co-eterni. Questi insegnanti, in torto, sono posti davanti alla terminologia biblica dell’Eloah, che è il nome di Dio al singolare e che può solo essere utilizzato per l’Unico Vero Dio che inviò Gesù Cristo (Giovanni 17:3). Devono quindi attaccare l’utilizzo della parola Eloah per l’unico Vero Dio. Essi lo fanno unendo i termini Eloah ed Allah, che non è sbagliato, ma affermano di riferirsi all’adorazione del Dio luna nell’Islam, a causa delle intrusioni pagane nelle moschee sotto il sistema mistico. E’ vero che l’Islam, come in precedenza il Cristianesimo, sia stato irrimediabilmente paganizzato, ma ciò non ha niente a che vedere con l’utilizzo della parola Allah nel Corano o Qu’ran.

Quando i Trinitari negli Stati Uniti si insinuarono in alcune chiese come la Chiesa di Dio (Sabbatari), preferirono il Binitarismo come soluzione più semplice e nessun dubbio sarebbe ricaduto nel Trinitarismo. I Battisti Sabbatari sono Unitari poiché sono sempre stati nella loro Conferenza Internazionale, ma divennero Trinitari nella Conferenza Degli Stati Uniti, dalla metà degli anni settanta. A livello teologico sono molto deboli. Le Chiese di Dio ed i Battisti Sabbatari originalmente erano Unitari in ogni comunità compresa quella degli Avventisti Sabbatari. Ad Armstrong fu attribuito un ministero delle chiese di Dio (Sabbatari) quando esso era unitario. Gli Avventisti Sabbatari divennero Trinitari alla fine del 1970.

Le stesse persone devono ora affrontare il fatto di aver inventato una falsa dottrina e influenzato le Chiese di Dio con degli errori.

E’ per questo motivo che, nei primi secoli che seguono la falsa teologia Trinitaria nel Cristianesimo, l’Islam insiste nel riferirsi all’Unico Vero Dio come Allah, invece del plurale ellahin, poiché il nome non ammette nessuna pluralità.

Invece di ammettere di essere in errore, i maestri Binitari, Diteisti e Trinitari delle differenti chiese di Dio inventarono degli argomenti basati sulla falsità e sulla calunnia che non sono in accordo. Quest’abitudine è contraria alla Bibbia ed ora è contraria anche alle Leggi degli Stati Uniti, così come a quelle delle altre nazioni.

I differenti errori nella teologia saranno esaminati nel documento Domande Ricorrenti sull’Islam [055].

L’idea che Allah non sia il Dio della Bibbia, il cui nome è in realtà Yahweh, secondo quanto si afferma, è un’idea nata dalla teologia dei Nomi Sacri negli Stati Uniti ed è falsa. Non riesce ad interpretare i nomi di Dio nella Bibbia e la differenza che c’è tra l’Eloha e l’Elohim.

In una diatriba troviamo dei commenti come:

Dialogate con belle maniere con la gente della Scrittura, eccetto quelli di loro che sono ingiusti. Dite [loro]: « Crediamo in quello che è stato fatto scendere su di noi e in quello che è stato fatto scendere su di voi, il nostro Dio e il vostro sono lo stesso Dio ed è a Lui che ci sottomettiamo . Corano 29:46.

I mussulmani credono sia nel Corano (Quran) che nella Bibbia? Lo vedremo.

Questi commenti rappresentano un solido approccio all’argomento. Mostrano la necessità di esaminare il Corano e vedere quali sono le differenze tra le due religioni.

Il Corano infatti ha bisogno di un vero mussulmano per seguire sia il Corano che la Bibbia. Questa posizione ha una grande forza e può dimostrare di essere il punto di riconcilio delle religioni. Un esempio di narrativa che influenza le chiese di Dio attualmente è il seguente:

Qual è la natura del dio – Allah – dei mussulmani? E’ lo stesso dello Yahweh delle Scritture?

Come viene riportato nella pubblicazione di Gennaio/Febraio 2000 del Battle Cry, paragonare Allah e Yahweh, in base alle rappresentazioni nel Corano e nella Bibbia, rappresenta lo studio di due opposti.

Inconoscibile: Allah è così trascendente ed elevato, che nessun uomo può averlo mai visto personalmente. Dall’altra parte Yahweh, inviò suo figlio Gesù Cristo nel mondo per farci conoscere Dio personalmente, Giovanni 17:3 (R. Nickles, Islam and You, studio No. 185).

La Bibbia afferma in modo chiaro che Nessuno ha mai visto Dio. Scelse di rivelare Se stesso attraverso i suoi servi, i profeti e mandò Gesù Cristo sulla terra. Lo scrittore sembra essere totalmente ignaro del termine Eloah così come appare nella Bibbia. Egli sembra anche essere inconsapevole che il termine Yahovah o Yahweh che egli sostiene, sia utilizzato per gli angeli nell’AT, uno dei quali era Gesù Cristo, la Roccia che era con Israele nel Deserto (1Cor. 10:4)

Esdra mostra, nella grande restaurazione, che la Casa di Dio a Gerusalemme è la Casa dell’Eloah (Esdra 4:24) e non la casa di "Yahweh". Esdra identifica l’Eloah con l’Eloah di Israele (Esdra 5:1). I profeti erano i profeti dell’Eloah (Esdra 5:2). Egli è l’Eloah dei Giudei (Esdra 5:5). Egli è il grande Eloah per il quale la Casa venne costruita (Esdra 5:8). Egli è l’Eloah dei Cieli e della Terra (Esdra 5:11). I padri provocarono la collera di questo Eloah che li imprigionò (Esdra 5:12). Ciro ordinò la costruzione della casa dell’Eloah, e vi furono messi (Esdra 5:13-17, 6:5) gli utensili d’oro e d’argento che erano dell’Eloah.

La casa dell’Eloah era protetta, ne fu ordinata la costruzione dai governatori dell’impero e l’Eloah aveva deciso che Ciro iniziasse questo processo. Dario II la completò e Artaserse II ordinò il suo restauro. Esdra e Neemia restaurarono il sistema del Tempio ma Esdra morì nel 321 a.C.. In nessuna mente c’era il dubbio che non fosse il Tempio dell’Eloah, il Dio del Cielo e della Terra. Il nome Yahweh non viene mai menzionato in quest’ambito. Infatti il nome Yahweh è in ogni caso un’errata pronuncia del nome Yahovah.

Da quanto detto in precedenza abbiamo visto che i nomi Eloah ed Allah’ derivano da due varianti della stessa struttura linguistica. L’Eloah e l’Elahh sono la stessa divinità da cui viene il nome Allah’. Data questa verità importante, possiamo essere in grado di entrare nel settore della vita comune e costruire delle interpretazioni reciproche.

Allah’ è la forma araba dell’unico vero Dio Eloah che si estende per diventare elohim attraverso il popolo che egli ha chiamato nel Suo sistema.

Il Corano sostiene che i Cristiani sono vicini a loro. Essi non accetteranno mai le tradizioni che determinarono una struttura Trinitaria e Binitaria. Certamente non credono in un Dio capriccioso e questa specie di dialogo non ha altro obiettivo che appagare il fanatismo ed appoggiare l’ostilità.

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