Chiese Cristiane di Dio

[150]

 

 

 

I Sacramenti della Chiesa [150]

(Edizione 4.0 19951216-20011118-20070723-20100116)

 

La maggior parte delle chiese asserisce di avere autorità su diversi aspetti della vita dell’uomo, e che i loro membri debbano avere la partecipazione della chiesa in tali attività perché queste siano valide. Questo saggio esamina le rivendicazioni dei Sacramenti del Matrimonio, l’Unzione degli Infermi (Estrema Unzione), l’Eucarestia (Santa Comunione), il Battesimo e la Cena del Signore e conclude che solo due sono approvati dal Nuovo Testamento.

 

Christian Churches of God

PO Box 369,  WODEN  ACT 2606,  AUSTRALIA

 

E-mail: secretary@ccg.org

 

(Diritti d’Autore © 1995, 2001, 2007, 2010 Wade Cox)

(Tr. 2017)

 

La copia e la distribuzione di questo saggio sono gratuite qualora il testo venga fornito nella sua completezza, privo di modifiche e cancellazioni.  Nome ed indirizzo della casa editrice e la nota sui diritti d’autore devono essere contenute nel testo. I destinatari riceveranno le copie gratuitamente. Brevi citazioni da parte di articoli di critica e recensioni non costituiscono una violazione dei diritti d’autore.

 

 

Questo saggio è disponibile su internet alla pagina web

http://www.logon.org  e   http://www.ccg.org


I Sacramenti della Chiesa [150]

 


Una questione fondamentale che ogni Cristiano deve affrontare è quella dei sacramenti. La Cristianità Ortodossa Moderna richiede molteplici sacramenti. Ad esempio, la Chiesa Cattolica nelle sue diverse forme quali Anglicana, Romana e Ortodossa ha una visione dei sacramenti che le attribuisce autorità su alcuni ambiti della vita dell’uomo, autorità che cerca di riconciliare all’interno della sua stessa struttura la vita familiare con le dottrine del Nuovo Testamento e di detenere il potere sulle religioni concorrenti.

 

Tale controllo è esercitato relegando al livello di sacramento alcune funzioni necessarie. Queste trovano espressione in termini come i Sacramenti del Matrimonio, l’Unzione degli Infermi, l’Eucarestia e così via.  Tali richieste si basano su ragioni molteplici e la loro promozione dipende da una serie di premesse teologiche non bibliche.

 

Il matrimonio

Il primo presupposto non biblico riguarda il Sacramento del Matrimonio. Afferarmare che il matrimonio sia una istituzione sacra è certamente corretto, ma è errato sostenere che sia un sacramento della Chiesa ed una funzione solo sua. La Bibbia riconosce chiaramente l'esistenza independente del matrimonio dalla Chiesa.

 

L'asserzione che invalida agli occhi di Dio e di Gesù Cristo i matrimoni contratti al di fuori di una particolare Chiesa è totalmente  falsa. La Chiesa Cattolica Romana sostiene che, a fini dottrinali, qualsiasi matrimonio contratto con con un Cattolico non-romano può essere invalidato e gli interessati sono poi liberi di sposarsi all'interno della Chiesa. Si considera questa una dottrina fondamentale. La dottrina del matrimonio ha applicazione nel Nuovo Testamento, ma non perché il Sacramento del Matrimonio sia riservato alla Chiesa. Il motivo è che la dottrina del matrimonio e del divorzio esistono al di fuori della Chiesa. Il divorzio è una funzione permessa dalle nazioni e da Israele secondo la Legge al di fuori del matrimonio all'interno della Chiesa. La riflessione principale secondo la Legge è che per la santificazione del matrimonio sia necessario il consenso dei genitori. Questa è l' unica considerazione contenuta nella Bibbia sulla santificazione del matrimonio. Un matrimonio è valido agl occhi di Dio se i genitori acconsentono. In base alla Legge Mosaica, se non acconsentono non è valido. L'unica limitazione è questa. Quando la coppia è in età legale per unirsi in matrimonio, la negazione irragionevole del consenso è un'altra questione. Ciò deriva da Esodo 22:16-17. La Legge protegge la donna.

 

Come leggiamo in Rut 4:1-11 e Isaia 8:1-3, la cerimonia deve essere celebrata in presenza di testimoni. Nelle Scritture non ci sono ingiunzioni sul matrimonio che ne riservino la validità a quello della Chiesa o del clero. Quella è la dottrina dei Nicolaiti in cui il sacerdote governa la vita familiare e l'organizzazione della famiglia.

 

Il fidanzamento è quasi un matrimonio (Mt. 1:18; Lc. 1:27). Giuseppe stava per lasciare Mariam (Maria) perchè era incinta, tuttavia egli era riluttante. Ella era fidanzata ed il fianzamento è un quasi matrimonio. Simboleggia il matrimonio di Dio e Israele ed ha una connotazione spirituale. E' stato fatto con lo Spirito (Ez.. 16:8). E' un'applicazione spitiruale di una relazione fisica. E una delle basi del matrimonio è essere anche un unione spirituale.

 

Il celibato è deplorato dalla Bibbia, come si legge in Giudici 11:38, Isaia 4:1 e Geremia 16:9, ma reso accettabile da Paolo nella Prima lettera ai Corinzi 7:7-8,24-40. Ciò si spega per diverse ragioni dettate dalle usanze del tempo e dai bisogni della Chiesa, come specificatamente trattato nel saggio  Il Matrimonio (No. 289). Paolo non parlava nello Spirito né le sue parole erano guidate dallo Spirito Santo. Si pronunciò così perché al tempo si usava castrare i giovani uomini lasciati vivere come eunuchi. Nella Chiesa c'erano molti eunuchi, i quali venivano guardati con disprezzo. Perciò Paolo dovette legittimare la loro presenza e conferire loro una posizione sociale perché si potessero preparare al Regno di Dio. Paolo stava perciò affrontando una questione psicologica.

 

Diede loro la capacità di riservarsi a Dio e di avere una posizione sociale, pari almeno a quella di coloro che avevano la capacità di essere genitori. Vi era eunuchismo maschile per castrazione e femminile per incapacità di procreare. In entrambi i casi costoro avevano bisogno di una posizione sociale di uguaglianza nella Chiesa e Paolo la diede loro in 1Corinzi 7.

 

La posizione di Cristo sulla validità del matrimonio è presentata chiaramente nella sua omelia alla Samaritana in Giovanni 4:16-18.

Giovanni 4:16-18  Gesù dice alla donna: - Va a chiamare tuo marito e torna qui. 17 La donna gli risponde: - Non ho marito. Gesù le dice: - Giusto. E' vero che non hai marito. 18 Ne hai avuti cinque, di mariti, e l'uomo che ora hai non è tuo marito. (KJV)

 

Cristo metteva alla prova l'onestà della donna e affrontava la validità della sua convivenza. Avrebbe pronunciato una dottrina sul matrimonio. Questo testo è la dottrina del matrimonio pronunciata da Gesù Cristo.

 

DI versi fattori emergono da questo testo. Cristo ha riconosciuto i Samaritani come una delle nazioni; ha riconoscito il matrimonio come istituzione valida tra le nazioni ed ha riconosciuto la validità del divorzio perché non ha contestato nessuno dei cinque mariti. Più importante, ha totalmente rifiutato l'unione di fatto non riconoscendo che l'uomo con cui lei viveva fosse suo marito. Dunque Cristo ha istituzionalizzato il matrimonio e rifiutato il peccaminoso atto di convivere a convalida del matrimonio. Non ha messo in dubbio la validatà del matrimonio al di fuori di Israele.

 

Anche i Samaritani erano dei Gentili. Erano la gente di Cuta e Medi (dalla parte dell'Impero Persiamo), che si sostituirono agli Israeli quando Israele fu deportata. Furono inseditai nella regione sotto Salmanassar, forse con i pochi Israeliti rimasti.

 

Perciò questa semplice affermazione racchiude l'intera dottrina biblica del matrimonio esposta dalla parola di Cristo. La Chiesa avrebbe dovuto comprenderla molto chiaramente, ma non lo ha fatto. Qui vediamo che il matrimonio tra le nazioni era valido come lo era il divorzio, al contrario le unioni di fatto non erano riconosciute.

 

Gli obblighi del matrimonio sono meno importanti dei doveri di fronte a Dio, come vediamo in Deuteronomio 13:6-10. Molto semplicemente, se un coniuge era un idolatra, si richiedeva che tale persona fosse messa a morte. Era la Legge.

 

Tale processo è rafforzato in Matteo 19:29 e Luca 14:26 e dunque il matrimonio non unisce dopo la morte (Mt 22:29-30; Mc. 12:24-25). La pratica Mormona del matrimonio eterno è alquanto contraria alle espresse parole di Gesù Cristo. L'unione del matrimonio si dissolve con la morte, perciò la Chiesa non può intervenire né in vita né dopo la morte sull'istituzione del matrimonio. Ne consegue che la Chiesa che tenta di abrogare questo diritto lo fa erroneamente.

 

Al fine di dimostrare il concetto della natura sacra dell'istituzione sono sufficienti tre esempi. Il primo è quello di Adamo ed Eva.

Genesi 2:23-24  Allora Adamo esclamò: "Questa sì! E' osso delle mie ossa, carne della mia carne. Si chiamerà Donna perché è stata tratta dall'uomo". 24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna ed i due saranno una cosa sola. (KJV)

 

L'istituzione del matrimonio fu costituita con Adamo. L'istituzione fu riconosciuta valida per tutte le nazioni al tempo di Abramo, come vediamo dagli esempi dati attraverso il faraone e Sarai (Gn. 12:11-20). E' indubbio che l'istituzione del matrimonio esistesse prima della Legge e prima della Chiesa, ovvero prima che Mosé ricevesse le tavole della Legge. Esisteva con Abramo e con il Faraone e il Faraone comprendeva il matrimonio così come Abramo.

 

L'esempio successivo è quello di Abimelech e Sara (Gn. 20:1-18). Abimelech non aveva preso Sara e dormito con lei, ma fu avvertito da Dio che era la moglie di un altro uomo. Il faraone resituì ad Abramo grandi greggi e ricchezze per aver preso Sara sebbene fosse stato illuso. Scoprire che vi era un impedimento al matrimonio era una sua responsabilità, ma egli non l'adempì e semplicemente prese la moglie di Abramo. Nessun uomo dovrebbe temere il sovrano in relazione all'istituzione del matrimonio.

 

L'istituzione era custodita anche nella Legge sotto Mosé con il processo di fidanzamento e matrimonio (Es. 22:16-17). Le limitazioni del matrimonio sono civili, secondo l'eredità delle nazioni e delle tribù (Nm. 36:8).

 

Ciò è correlato alla questione di mantenere le terre all'interno delle tribù sotto il sistema del Giubileo. L'intero sistema della Legge è ideato per accertarsi che nessuna nazione (tribù) resti senza terra. Coloro che hanno un eredità devono sposare un membro della tribù del padre cosìcchè la proprietà della terra non sia perduta dalla tribù. Per questo nessuna nazione può acquistare le terre di Israele; nessuna tribù può acquistare le terre di un'altra tribù sottraendole per eredità attraverso il matrimonio. Così i prodotti della terra possono essere venduti per anni, ma la terra torna alla tribù al Giubileo.

 

Le nazioni hanno dunque una valida capacità di sposarsi, capacità che precede la Chiesa e che è independente da essa. Dalla Bibbia emerge in modo assolutamente ineluttabile che il matrimonio fosse un istituzione ordinata da Dio, precedente la Chiesa e che ricongiunge tutte le nazioni sotto le Leggi di Dio. Perciò una Chiesa non può semplicemente riservarsi il diritto del matrimonio. Essa non può sostenere che i matrimoni al di fuori della Chiesa non sono validi. Immaginate la confusione totale; niente diritti né rispetto della legge. L'intera questione della successione e della legittimità dell'eredità deriva da questo fatto. Il matrimonio dunque non è un rito o un sacramento della Chiesa né una funzione esclusiva della Chiesa.

 

L'Unzione degli Infermi (Estrema Unzione)

Il sistema dell'Unzione degli Infermi è una dottrina non biblica che deriva dal concetto del controllo da parte della Chiesa sull'anima dopo la morte. La Chiesa ovviamente non dietiene tale potere in quanto i nomi di coloro che sono scritti in cielo sono appunto scritti in cielo. La resurrezione dei morti si suddivide un due categorie: la Prima e la Seconda Resurrezione. La Prima Resurrezione comprende i morti risorti descritti in Apocalisse 20:4-6. Costoro sono i santi che hanno seguito i Comandamenti di Dio e la Fede o Testimonianza del Messia Gesù Cristo (Ap. 12:17; 14:12; 22:14 (vedi soprattutto. KJV)). La Prima Resurrezione include due tipi ossia i 144.000 (Ap. 7:2-8) e la Grande Moltitudine (Ap. 7:9). Costoro sono ovviamente spiriti (morti risorti) perchè nessun uomo può vedere Dio. Vedere Dio è fisicamente impossibile. Costoro sono la Grande Moltitudine che si erge con i 144.000 intorno al Trono di Dio. Tutti gli altri sono relegati alla Seconda Resurrezione dei morti (Ap. 20:7-15).

 

La Chiesa non ha alcun potere su questo processo, può solo far notare agli individui la condizione di peccato in cui questi possono trovarsi. La Chiesa cerca di trarre vantaggio dicendo che alcuni si trovano in Purgatorio. La dottrina del Purgatorio ha origini pagane,ma compare negli scritti apocrifi. Lì c'è qualcosa di simile al concetto di Purgatorio, ma non ha nulla a che fare con la Bibbia. L'intero concetto di avere il potere di dare l'Unzione degli Infermi equivale a dire: “Con la benedizione della Chiesa, figlio mio, puoi entrare in tale posto˝. Ciò non ha alcun fondamento biblico.

 

Paolo lo fece in 1Corinzi 5:5 cosiché l'individuo potesse essere salvato. Il concetto qui era di escludere una persona dalla Chiesa perchè divenisse consapevole del fatto che il suo stesso peccato lo aveva posto al di fuori del Corpo di Gesù Cristo e che non avrebbe partecipato alla Prima Resurrezione. Perciò questo fu fatto al fratello che viveva con la moglie del padre ed è un esempio di primaria importana della dottrina delle nazioni che erano riunite nella Chiesa Corinzia.

 

E' improbabile che il padre fosse sposato mentre era un membro della Chiesa di Corinto. Morì e il figlio prese la moglie del padre e conviveva con lei. Paolo disse che nemmeno i Gentili facevano cose simili. I Corinzi pensavano che stava facendo una cosa giusta, ma Paolo dichiarò che era del tutto contraria alla Legge. Lo misero al di fuori della Chiesa cosicché si rendesse consapevole del suo peccato. La Chiesa non aveva il potere di escluderlo dalla Prima Resurrezione; egli era stato escluso dal suo peccato in quanto trasgressione della Legge.

 

Sembra che il fornicatore si fosse pentito e fosse rientrato nella Chiesa. La Chiesa tuttavia non ha il potere di controllare o permettere ad un individuo in punto di morte di entrare in un qualsiasi stato dopo la morte. Come Cristiani, sappiamo che non c'è un'esistenza consapevole post morte. Il concetto che le animevanno in paradiso era una dottrina degli Gnostici e dei culti del Mistero. Secondo Giustino martire Justin questa distizione definiva i Cristiani dai non Cristiani (Giustino martire,Dialogo con Trifone, capitolo 80; vedi anche il saggio La resurrezione dei morti (No. 143)).

 

La Dottrina dell'anima diventò parte integrante del sistema ortodosso nonostante la prova biblica perché la Chiesa poteva servirsene per controllare l'individuo per ragioni di potere al di là dello stato. A quel tempo lo scopo delle chiese era di esercitare un potere transnazionale (internazionale); scopo che hanno ancora oggi. e' in corso una lotta di potere per il controllo del mondo tra la Chiesa Cattolica Romana, il Nuovo Ordine Mondiale ed il sistema europeo . I comunisti facevano parte di quel sistema ed i cinesi stanno entrando nella lotta. La Cina e l'Asia entreranno nella lotta per il controllo del mondo sotto tale sistema. La Chiesa Cattolica Romana cerca di usare i suoi numeri per essere la forza dominante ma, come sappiamo da Apocalisse, perderà la lotta e molta gente ne soffrirà.

 

La Chiesa di Dio non ha alcun controllo sulla condizione dell'individuo dopo la morte. La questione dei peccati rimessi dalla confessione e dall'assoluzione è relativa solo al battesimo e al pentimento. L'assoluzione dei peccati è una questione tra l'individuo e Dio attraverso l'unto, il Messia, Gesù Cristo. Il capo di ogni uomo è Cristo e il capo di Cristo è Dio (1Cor. 11:3).

 

La Chiesa non può assolvere alcun peccato. Questa è la dottrina della Chiesa Cattolica e negli Stati Uniti si è inserita nelle Chiese di Dio nel ventesimo secolo. L'assunto è che la Chiesa poteva introdurre una legge o prendere una decisione amministrativa atta ad assolvere dalle responsabilità elencate ad un individio battezzato sotto il Vecchio e Nuovo Testamento. La Chiesa non può farlo. Noi siamo direttamente responsabili davanti a Gesù Cristo per il nostro rapporto con Dio sotto la Legge, e viviamo o cadiamo nella Prima Resurrezione esclusivamente per il nostro rapporto con Gesù Cristo. Possiamo avere un rapporto con Gesù Cristo solo se Dio Padre è sovrano. L'Unico Vero Dio è l'oggetto e il centro della nostra adorazione. Il presupposto fondamentale per un rapporto con Gesù Cristo è essere chiamati da Dio Padre.

 

L'Unzione degli Infermi, sia Estrema Unzione, sia sepoltura cristiana, non sono sacramenti della Chiesa. Non sono esclusivi della Chiesa e non determinano ciò che succede all'individuo dopo la morte. Mosè non fu sepolto da mani umane. Non ricevette una sepoltra cristiana, eppure Mosè sarà nella Prima Resurrezione. Ha preceduto la Chiesa del Nuovo Testamento di circa 1.300 anni. Anche Abramo Abraham ha preceduto la Chiesa e sarà nella Prima Resurrezionelikewise preceded the Church and will be in the First Resurrection. Non fu sepolto da un sacerdote della Chiesa, ma dai suoi figli. Perciò la sepoltura è una funzione esercitata da coloro che depongono a riposo il corpo del defunto in segno di rispetto.

 

Non è necessario essere un membro di una particolare Chiesa o sacerdote per dare la sepoltura. E' una funzione esercitata dallo stato per motivi di salute e in forma di rispetto per l'individuo, rispetto portato e trasmesso dal gruppo mentre depone il corpo in Terra. Il nephesh (spirito), l'anima che lo controlla ritorna a Dio che lo ha dato (Ec. 12:7). La Bibbia dice che i morti non sanno niente (Ec. 9:5). La Chiesa non può rivendicare l'esclusiva del rito della sepoltura né sostenere di conferire attraverso di essa un qualsiasi status all'individuo.

 

L'Eucarestia

La dottrina dell'Eucarestia o Santa Comunione si basa su una dottrina ecclesiastica per cui il Sacramento della Cena del Signore poteva trasferirsi dalla festività annuale della Pasqua ebraica al servizio settimanale. Ciò si basa sulla confusione della cerimonia della Cena del Signore con il consumo del Pane di proposizione, una funzione riservata ai Leviti. E' un tentativo di stabilire la dottrina dei Nicolaiti e il sistema levitico all'interno della Chiesa Cristiana.

 

Il Pane di proposizione, chiamato Pane Consacrato, (1Sam. 21:6) aveva una funzione specifica. Troviamo il rito in Levitico 24:5-9.

Levitico 24:5-9 «Prenderai pure del fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. 6 Le metterai in due file, sei per fila, sulla tavola d'oro puro davanti al SIGNORE. 7 Metterai dell'incenso puro sopra   ogni fila, e sarà sul pane come un ricordo, proprio come un sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE. 8 Ogni sabato si disporranno i pani davanti al SIGNORE, sempre; essi saranno forniti dai figli d'Israele; è un patto perenne. 9 I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figli ed essi li mangeranno in luogo santo; poiché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE. È una legge perenne. (KJV)

 

I figli di Israele sono i custodi del rito di fornire il pasto per il Pane di proposizione ma il Pane di proposizione era riservato ai sacerdoti. Erano sei pani da un lato e sei dall'altro – dodici in tutto. Rappresentevano le nazioni di Israele e attendevano la funzione della Chiesa.

 

Questo rito è legato al giorno dello Shabbat o Sabato. Dispose sopra il tavolo il Pane di proposizione (Es. 40:22-23). Il primo rito collegato al Tabernacolo, alla tavola e al candelabro. Il Tempio sotto Salomone aveva dieci candelabri ciascuno ad un tavolo.

 

Il pane di proposizione era sempre tenuto davanti al Signore (Es. 25:29-30; 2Cr. 2:4).

Esodo 25:29-30  Farei pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze da servire per le libazioni. Di oro puro li farai. 30 Metterai sulla tavola il pane della presentazione, che starà sempre davanti a me. (KJV)

Il Pane di proposizione era molto importante e santo. Era legato al sabato. Non possiamo avere  una festività in cui si mangia ostia la domenica e affermare che sia un rito biblico. Inoltre, non si può usare il pane di proposizione all'infuori del suo uso specifico.

 

Il pane era procurato grazie ad una tassa annuale di un terzo di un siclo, come vediamo, sotto Neemia 10:32-33. Era preparato dai Leviti (1Cr. 9:32; 23:29). Non possiamo semplicemente comprarlo o farlo fare da qualcuno che non sia Levita. Si riferiva all'ordine di Melchisedek che assumeva la funzione di clero all'interno della Chiesa, come vediamo da Davide. L'annuale Cena del Signore era la festività che serbava questo aspetto.

 

La sua situazione nel Tabernacolo è regolata da Esodo 26:35 e 40:22. Anche gli arredi si trovano in Esodo 37:16 e Numeri 4:7. La procedura della consacrazione della tavola del pane di prpoposizione si trova in Esodo 30:26-29.

Esodo 30:26-29 Con esso ungerai la tenda di convegno, l'arca della testimonianza, 27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l'altare dei profumi, 28 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base. 29 Consacrerai così queste cose, ed esse saranno santissime: tutto quello che le toccherà sarà santo. (KJV)

 

E' un concetto interessante. E' l'unica cosa sacra che santifica ciò che è profano. Un passo della Scrittura chiede: “Se ciò che è santo tocca qualcosa di impuro, questo sarà santificato?” La risposta è “No”, ad eccezione degli oggetti nel Tabernacolo. In Numeri 4:7,15 si descrive lo spostamento della tavola del Pane di proposizione. Nessuno poteva toccare le cose sante, pena la morte. Solo un Levita poteva toccarle. Davide mangiò illegittimamente il Pane di proposizione (1Sam. 21:6; Mt. 12:3-4; Mc. 2:25-26; Lc. 6:3-4). Perché a Davide fu permesso di mangiarlo? Perché sottolineava come i non Leviti dovessero mangiare altro.

 

I sacerdoti perciò mangiarono il Pane di proposizione e otto cose in tutto. In Levitico 7:9 il testo si riferisce ad offerte di cibo (Eb. minhah) che i sacerdoti possono mangiare ad eccezione della porzione commemorativa (Lv. 2:4-10). Paolo usa tali concetti (cf. 1Cr. 9:13-14), e lo stesso concetto ha formato le basi di Galati 6:6.

 

In altre parole, il maestro è sostenuto da ciò che viene insegnato in tutte le cose buone; era un riferimento alla richiesta che la porzione Levitica fosse data ai sacerdoti. Chi afferma che Paolo in Galati invalida la Legge non comprende Galati. Egli affrontava un argomento totalmente diverso. Vedi il saggio Le Opere della Legge –  MMT (No. 104).

 

Questi concetti erano inoltre correlati alla struttura delle offerte del Tabernacolo, la quale era:

            1. Olocausti (Lv. 1:3-17);

            2. Oblazioni di cibo (Lv. 2:1-16);

            3. Sacrifici di riconoscenza (Lv. 3:1-17);

            4. Sacrifici per il peccato (Lv. 4:1 to 6:7).

 

La Legge delle Offerte seguiva il seguente ordine:

            1. Olocausti (Lv. 6:8-13);

            2. Oblazioni di cibo (Lv. 6:14-23);

            3. Sacrifici per il peccato (Lv. 6:24 to 7:10);

            4. Sacrifici di riconoscenza (Lv. 7:11-34).

 

Questo processo si trovava nella divisione tra i doveri dei sacerdoti e dei laici, una distinzione chiara nella Legge.  Non è un concetto del Nuovo Testamento. Cristo eliminò tale distinzione. Si rivolge al ruolo della Chiesa nella santificaizione della nazione.

 

La distinzione tra sacerdozio e laicità formò anche le basi della dottrina dei nicolaiti che era, in realtà, regola di distinzione e abuso e rappresentava la conoscenza di una classe sull'altra; cioè Gnosi attraverso un accrescimento della conoscenza e del potere che genera una classe sarcedotale ed una non sacerdotale.

 

L'Antica Alleanza fece le leggi per il popolo in Levitico 3:1-17 in relazione alla Legge delle Offerte e dei Sacrifici. Ai sacerdoti furono date istruzioni specifiche e più complete oltre a quelle date al popolo (cfr.. Lv. 3:1-15). Ciò fu fatto nella Legge del Sacrificio per il peccato (Lv. 6:24-30; cfr. 4:24-31) e nella Legge del Sacrificio per la colpa  (Lv. 7:1-10; cfr.. 5:1-13).

 

Vediamo dalla struttura sopra enunciata che i Sacrifici di riconoscenza precedono i Sacrifici per il peccato ma che la Legge delle offerte mette per ultimi i Sacrifici di riconoscenza. Si fa questa distinzione in quanto si riferisce alla comunione dell'offerente e questa segue la fine del processo. È dimostrato perciò che la comunione rappresenta il processo che segue da “una piena conoscenza di tutto ciò che i tipi presagiscono. Non possiamo deliziarci in Cristo finché non abbiamo finito col nostro peccato e noi stessi” (Companion Bible,nota a piè di pagina a Lv. 7:11). La nota ci dice due cose: il Pane della presentazione e il sistema delle offerte era correlato alla comunione; e comprendevano i processo dell'importanza dell'ordine sacrficale in riferimento alla comunione dell'individuo e alla riconciliazione dell'offerente. Senza dubbio parliamo tutti della medesima cosa.

 

Perciò tutto il processo del sacrificio prefigurava Cristo e la Chiesa come gli eletti, inaos o il Santo dei Santi nel Tempio di Dio (1Cor. 3:16). Il simbolismo del peccato che viene eliminato alla Celebrazione della Pasqua ebraica e del pane azzimo è trattato da Paolo in 1 Corinzi 5:7-9.

1Corinzi 5:7-9  Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché Cristo, il nostro agnello pasquale, è stato immolato. 8 Celebriamo dunque la festa non con un vecchio lievito, lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità. (RSV)

 

Paolo stava usando i Corinzi come esempio del peccato ce doveva essere purificao dalla Chiesa. Tale processo era una fase di preparazione alla Pasqua ebraica. Iniziava con la  Cena del Signore. Paolo criticava il loro comportamente durante la Pasqua ebraica. Si ubriacavano e banchettavano. Egli disse loro che non dovevano mangiare né bere durante la Cena del Signore poiché è un'assemblea solenne. Tuttavia l'intera festività è un momento di gioia e felicità. Si può mangiare al di fuori della stanza in cui prendiamo la Cena del Signore. “Vivere come un corinzio” era un detto del tempo che alludeva ai coistumi dissoluti di quella persona.

 

Nella sola Corinto, il tempio di Artemide contava1.000 prostitute del tempio, e la struttura era tale che dovevano purificarsi dal peccato durante il periodo che precedeva la Pasqua ebraica. Dunque il concetto di eliminazione del peccato e comunione era una funzione della Pasqua all'interno del Disegno di Dio. Era una funzione del Pane azzimo e poi Pentecoste e non poteva essere limitata alla settimana del Pane di proposizione perché avrebbe perso tutto il suo signifcato. I sacrifici erano rivolti a Cristo e lontani dai primi sacrifici di cui faceva parte il Pane di proposizione.

 

Il peccato era rimosso nel periodo che portava alla Cena del Signore. La Pasqua ebraica e il Pane azzimo sono resi possibili dal sacrificio di Cristo come offerta della Pasqua ebraica quando fu crocifisso. La notte della Pasqua ebraica (o Notte di Veglia) guarda indietro alla liberazione dalla schiavitù alla liberazione dal peccato e guarda avanti alla prigionia del Messia (vedi il saggio La Notte di Veglia (No. 101)). Il Pane azzimo rappresenta la condizione di chi è senza peccato in attesa dello Spirito Santo. L'Offerta dei covoni (vedi il saggio L'Offerta dei covoni (No. 106b)) commemora l'ascensione e l'accoglienza di Cristo da Dio. La Pentecoste, che cadeva cinquanta giorni dopo l'Offerta dei covoni (vedi il saggio Pentecost at Sinai (No. 115)) [La Pentecoste sul Sinai; N.d.T.], rappresenta il primo raccolto degli eletti.

 

Il candelabro del primo Tabernacolo, con il suo Pane di proposizione, era rivolto al Tempio e ai dieci candelabri, insieme indicava Cristo, le Sette Chiese e i Due Testimoni. Perciò il simbolismo non può essere rimosso dallo Shabbat e dal Progetto di Salvezza.

 

Il problema è dunque duplice. Non si può prendere il Pane di proposizione e chiamarlo comunione la domenica ed aspettarsi che abbia significato. Dobbiamo comprendere che il rito è rivolto sia a Cristo come Cena del Signore sia alla Festa del Pane azzimo.

 

Il Pane di proposizione (insieme ai sacrifici in generale) era riservato ai sacerdoti Leviti. Tuttavia gli eletti rappresentavano un nuovo sacerozio – quello di Melchisedek – ordinato e ricevuto da Cristo il quale ne era il Sommo Sacerdote (Sal. Eb.  5:6,10; 6:20; 7:10-21). Melchisedek ha un ruolo di espiazione. L'intero concetto è anche legato ai sacrifici.

 

Davide, che non era un Levita, aveva previsto l'estensione del sacerdozio ad Israele attraverso il Messia. L'Eucarestia come comunione settimanale è perciò legata alla Legge del Pane di Proposizione del Vecchio Testamento che è parte del sacrificio. Non si può affermanre che il sacrificio termina in Gesù Cristo e al contempo sostenere che si debba mangiare il pane (ostia) della comunione.

 

La distinzione tra il sacerdozio e il popolo è in questo atto è assurdo,in quanto,se mai sia esistita, somparse di certo con il sacerdozio levitico. Il sacerdozio levitico fu eliminato, i Settanta vennero ordinati e ricevettero lo Spirito Santo alla Pentecoste. Fu certamente creato un nuovo sacerdozio dopo l'ordine di Melchisedek. Tutti erano sacerdoti e tutti partecipavano al sacrificio del pane e del vino. Non si può solo mangiare il pane e non bere il vino. I Cattolici romani insegnano che solo i sacerdoti bevono il vinoRoman Catholics teach that only the priests drink the wine. I Cattolici anglicani prendono il vino ed il pane insieme. Duqnue la comunione non è neppure una dottrina comune nelle confessioni principali churches. Non si può essere parte del Corpo di Cristo se non ne beviamo il sangue e ne mangiamo il corpo.

 

La distinzione fu eliminata in Cristo. L'intero processo indicava la Pasqua ebraica della morte e resurrezione di Cristo.

 

Gli eletti dovevano mangiare il pane e bere il vino in commemorazione di Cristo e come requisito per la vita eterna (Jn. 6:53-63). Il punto in discussione è dunque la frequenza con cui la cerimonia era eseguita. Era associata alla Pasqua ebraica e inlcudeva anche la cerimonia del lavaggio dei piedi (vedi Gv. 13:3-17 e i testi Significance of the Bread and Wine (No. 100);Significance of the Footwashing (No. 99) and The Lord’s Supper (No. 103)).

 

Chiaramente Cristo utilizza una metafora spirituale parlando dela Pasqua ebraica. Spiega che il vino ed il pane sostituiscono il suo corpo ed il suo sangue. Non possiamo consumare l'uno senza l'altro. Peerciò un cattolico romano che non consuma il vino nella comunione non può entrare nel Regno dei Cieli. La funzione della comunione cattolia non conferisce la vita eterna in quanto mancante di uno dei elementi, il vino, che è consumato solo dai sacerdoti.

 

La cena del Signore è il momento appropriato per questo processo. La lavanda dei piedi è parte indispensabile del rito ed è associata al consumo del pane e del vino – non si possono separare i tre elementi. L'Eucarestia non è dunque un sacramento della chiesa.

 

I Sacramenti della Chiesa

La realtà è che ci sono solo due sacramenti della Chiesa. Il Battesimo e la Cena del Signore.

 

Il Primo Sacramento della Chiesa: il Battesimo

E' certo che Cristo fu battezzato da Giovanni e probabilmente lo furono anche gli Apostoli (vedi Mt. 3:1-17). Tuttavia il battesimo di Giovanni era solo di pentimento e fu ripetuto da Cristo e dagli Apostoli, che battezzavano nello stesso periodo di Giovanni, questo fino al periodo successivo la Pasqua ebraica del 28 CE (Gv. 3:22-24) quando Giovanni fu imprigionato (Mt.. 4:12,17). Cristo non battezzava (Gv. 4:2).

 

Il battesimo di Giovanni fu un preludio al battesimo dello Spirito Santo (At. 1:5-11). Questo non scese fino alla Pentecoste (At. 2:1-36). Ciò dimostra che l'atto del battesimo in sé non conferiva lo Spirito Santo. L'atto dello Spirito Santo fu un dono della grazie di Dio conseguente l'accettazione di Gesù Cristo in cielo. Gli Apostoli erano stati battezzati molto prima di ricevere lo Spirito Santo. Non solo erano stati battezzati, ma davano loro stessi il battesimo nell'ordine di Gesù Cristo benché non avessero ancora ricevuto lo Spirito Santo. Battezzavano per preparasi a ricevere lo Spirito Santo. Il Battesimo è il requisito necessario per il ricevimento dello Spirito Santo. Questo battesimo sostituì il battesimo di Giovanni (At. 19:1-7).

Atti 19:1-7  Mentre Apollo si trovava a Corinto, Paolo attraversò le regioni dell'altopiano e arrivò a Efeso, qui trovò alcuni discepoli, 2  e domandò loro: Avete ricevuto lo Spirito Santo quando avete creduto? Gli risposero: Non abbiamo nemmeno sentito dire che esiste uno Spirito Santo. 3 Egli disse loro, Con quale battesimo siete dunque stati battezzati? Essi risposero, Con il battesimo di Giovanni. 4 Allora Paolo spiegò loro: Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè Gesù Cristo. 5 Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù. 6 E quando Paolo impose le sue mani su di loro, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavno in altre lingue e profetizzavano. 7 Erano in tutto circa dodici uomini. (KJV)

 

Non avevano ricevuto il battesimo di Gesù Cristo, ma il battesimo di ravvedimento di Giovanni. Si può perciò venire battezzati e tuttavia il nostro battesimo può non essere legittimo. Dobbiamo ricevere il battesimo nel nome di Gesù Cristo e non di altra setta o confessione. La Chiesa, tramite i suoi rappresentanti, supplicò lo Spirito Santo che entrò in questa gente. Ciò sostituì l'intero concetto del battesimo di Giovanni e questo sistema fu il preludio della discesa della Spirito Santo sui singoli.

 

Questa funzione fu conferita come una responsabilità dell'eletto per fare discepoli di tutte le nazioni. In realtà, è questo l'unico compito diretto assegnato alla Chiesa.

Matteo 28:19-20 Andate dunque e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnado loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato; ed ecco, io sono con voi sempre, fino alla fine dell'età presente." (RSV)

 

La funzione del battesimo si basa sul ravvedimento di un adulto di fronte a Dio. Questo argomento è affrontato nel saggio Ravvedimento e Battesimo (No. 52).

 

Il Battesimo è dunque il primo sacramento della Chiesa,  il processo tramite il quale agisce lo Spirito Santo e sono fatti nuovi discepoli di tutti i popoli. I dodici uomini furono fatti discepoli perché volevano essere battezzati nel nome di Gesù Cristo e perchè volevano seguire Gesù Cristo; lo Spirito Santo onorò la loro chiamata.

 

Il secondo sacramento della Chiesa: La Cena del Signore

Il secondo sacramento della Chiesa: La Cena del Signore Se gli eletti non beveno il sangue e non mangiano il corpo di Cristo non possono entrare nel Regno di Dio (Gv. 6:53-58). Perciò il vino è una parte indispensabile della Cena del Signore per ogni individuo e non può essere delegata né abrogata. Il concetto dell'Eucarestia è dunque errato per molteplici aspetti. In breve:

1. Il Pane di proposizione è legato allo Shabbat e dunque non transferibile alla domenica o a qualsiasi altro giorno.

2. Il pane di proposizione è parte dei sacrifici e indica la Cena del Signore e il sacerdozio spirituale.

3. La Cena del Signore è collegata alla lavanda dei piedi.

4. ll partecipante deve consumare sia il pane sia il vino.

5. La Cena del Signore è collegata alla Pasqua ebraica e non è trasferibile alla Pasqua pagana né allo Shabbat settimanale (vedi il saggio La Pasqua ebraica (No. 98)).

 

Sono cinque argomentazioni biblicamente incontestabilil che respingono l'intero concetto che  la Cena del Signore possa essere consumata in qualsiasi giorno e che  l'Eucarestia la sostituisca; o che la Cena del Signore abbia altre funzioni al di fuori di quella di Cena del Signore al momento opportuno, vale a dire in occasione della Pasqua ebraica.

 

Ne consegue che solo due sono i sacramenti della Chiesa. Gli altri sono riti che possono essere eseguiti o praticati dalla Chiesa. La Chiesa può unire in matrimonio, dare la sepoltura, occuparsi dei peccati, riprendere il peccatore o affrontare altri problemi, ma non ha altri sacramenti da somministrare all'infuori di questi due. Questi due sacramenti sono indispensabili per ereditare la vita eterna e senza di essi non si può entrare nel Regno di Dio né partecipare alla Prima Resurrezione.

 

La Chiesa Cattolica non comprende questo fatto. Per questa ragione le chiese degli ultimi tempi avranno sempre più sostenitori del fatto che Gesù Cristo è il Signore e sempre meno fedeli ad entrare nel Regno del Signore.