Chiese Cristiane di Dio

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Sommario:

perché Abramo era chiamato “l’Amico di Dio”

(Edizione 2.1 19940611-20000620)

Questo documento esamina brevemente, il rimarchevole rapporto che Abramo ebbe con Dio.

Christian Churches of God

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(Diritti d’Autore © 1994 (Ed. 1997), 2000 Chiese Cristiane di Dio)

(Sommario di Ron Proposch, Ed. Wade Cox)

(Traduzione di Riccardo Trombetti, 2005)

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 Sommario: perché Abramo era chiamato “l’Amico di Dio” [035z]


E’ interessante notare ciò che disse Giacomo su Abramo il padre dei fedeli:

Giacomo 2:23 e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. (RSV)

Notare come Giacomo  pone l’attenzione sul fatto che Abramo fosse chiamato l’amico di Dio. Il termine “amico” è qualcosa di intimo che da un senso di vicinanza, fiducia, e condivisione.

Il fatto rimarchevole è che Abramo era chiamato l’amico di Dio. Il grande, l’onnipotente, l’onnipresente, l’onnisciente Dio era colui che fece questa affermazione. Non era una valutazione di Abramo della sua relazione con Dio, ne di come pensasse a Dio. Era una affermazione che Dio fece su Abramo.

Giacomo stava citando da Isaia 41

Isaia 41:8 Ma tu, Israele mio servo,
tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico; (RSV)

I figli d’Israele erano servi di Dio ed erano la progenie di Abramo, che era amico di Dio. Considerate soltanto per un momento quanto queste parole siano rimarcabili e che relazione importante descrivano! Pensate al fatto che un essere fisico, limitato e mortale fosse considerato dall’onnipotente, immortale, onnisciente, supremo Dio come Suo caro amico. Considerate anche il fatto che un uomo imperfetto, creato dalla polvere della terra, fosse visto dal Dio Creatore perfetto, nato dallo spirito eterno, come uno con cui avere una calda duratura e speciale amicizia.

Accordo necessario

Nel corso della nostra vita sino ad oggi, abbiamo incontrato molte persone, e senza dubbio ne incontreremo molte in futuro. Tuttavia, solo poche di queste sono state o saranno nostre amiche. Perché? Una delle ragioni più ovvie, ed il punto essenziale è l’accordo.

Osservate ciò che Dio disse ad Abramo in Genesi 26. Qui Dio sta parlando di Isacco, e sta riconfermando le promesse che fece ad Abramo, ora passate ad Isacco (Gen. 26:3-5).

Perché Dio ha fatto queste promesse incondizionate ad Abramo, ed ora le passa ad Isacco il figlio di Abramo? Perché Abramo obbedì a Dio ed osservò i suoi comandamenti (v.5). Abramo era in pieno accordo con Dio. Egli obbedì completamente a Dio ed in ogni dettaglio persino quando non sapeva il risultato.

Il profeta Amos fece la domanda retorica:

Amos 3:3 Camminano forse due uomini insieme
senza essersi messi d'accordo? (KJV)

Dio portò Israele fuori dall’Egitto e sul monte Sinai dove fece l’alleanza con loro. Nell’alleanza promise di proteggerli e di benedirli. Essi a loro volta promisero di obbedirgli e di osservare le Sue Leggi. Tra Israele e Dio ci fu questa unione o accordo sui piani per la via ad una nuova vita, insieme nella Terra Promessa. Tuttavia, Israele non rispettò questo accordo e cambiò direzione. Essi dissero ripetutamente, saremo parte di questo, accettiamo quello, ma le loro parole non erano sicure, così Israele e Dio non furono in grado di camminare insieme per lungo tempo.

In questo Israele non riuscì a seguire l’esempio del loro antenato Abramo che:

·        Andò via dalla patria per un posto che Dio gli avrebbe mostrato;

·        Trovò il cammino di Dio e venne in accordo con lui;

·        Camminò nel sentiero della legge di Dio e non seguì le strade di questo mondo.

Abramo era in perfetto e costante accordo con Dio e questo era uno dei fattori che contribuì alla sua amicizia con Dio.

L’equivalente per noi come Cristiani, è che facciamo un accordo con Dio al battesimo. Diciamo Si! Andremo dove tu vuoi andare. Faremo ciò che tu vuoi fare.

Lealtà e fiducia

Un secondo fattore vitale che contribuisce a rafforzare l’amicizia è quello della lealtà e della affidabilità. Se rifletti sulle  persone che consideri come cari amici, esse sono quelle che sono state leali con te nel bene e nel male; quelle su cui puoi fare affidamento alla resa dei conti.

Tuttavia, i veri amici sono leali e fedeli l’un l’altro sia quando la vita è facile che quando diventa dura:

Il sacrificio di Cristo per noi, come il suo gesto di vera amicizia nei nostri confronti, dovrebbe farci nascere un sentimento di affidabilità e lealtà (Gv. 15:14).

Cristo stava spiegando che come egli era pronto ad intraprendere la via per noi, noi dobbiamo intraprenderla per lui, dimostrandogli la nostra lealtà ed affidabilità.

Abramo si comportò come Dio gli aveva ordinato e fece i preparativi per l’uccisione di Isacco. Egli dimostrò la sua lealtà al suo Creatore. Egli dimostrò che poteva portare a termine la volontà di Dio, non importava quanto difficile fosse il compito. Quindi Dio Considerò Abramo Suo amico.

La capacità di confidarsi

Un ultimo aspetto di ciò che costituisce la vera amicizia e che considereremo, è la capacità dei veri amici di confidarsi l’un l’altro.

Questo punto si basa sui precedenti due. I nostri amici più vicini sono quelli con cui possiamo liberamente confidarci. Sono quelli a cui possiamo comunicare i nostri sentimenti e convinzioni più profonde, sapendo che non saremo traditi.

Con i veri amici possiamo discutere di ciò che ci passa per la mente; possiamo condividere le nostre gioie, le nostre osservazioni, i nostri piani, e persino i nostri dolori ed i nostri rimpianti. Quando c’è una profonda ed intensa amicizia, non dobbiamo nascondere nulla. Cristo descrisse la sua dimensione dell’amicizia (Gv. 15:15).

Gesù, come Dio attraverso Cristo, estende la sua amicizia a noi attraverso la Sua volontà di confidare in noi, così dobbiamo ricambiare la Sua amicizia confidando in Lui. Dobbiamo parlargli riversando in Lui i nostri cuori, parlandogli di tutti i nostri bisogni e desideri.

Il rapporto che Abramo ebbe con Dio, era rimarchevole per gli standard umani, ma enormemente incoraggiante per noi. Dio non è un Dio parziale. Egli non è rispettoso delle persone. Egli non Si impegna in combriccole ristrette, gruppi esclusivi di persone in cui solo alcuni possono entrare. Piuttosto egli estende la sua amicizia a tutti gli appartenenti della Sua famiglia. Se seguiamo l’esempio di Abramo, il nostro antenato spirituale, essendo in accordo con Dio, mostrando lealtà ed affidabilità nei confronti di Dio, e confidando liberamente in Lui per tutte le questioni, allora anche noi saremo chiamati amici di Dio.